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Fu ucciso a botte dal branco dopo una lite: scattano sette arresti

Era sembrata una tragedia dovuta a un malore invece Raffaele De Rosa, 36enne di Casoria, morì il 27 aprile 2011 per le lesioni causate dal pestaggio dopo una partita di calcetto

Era sembrata una tragedia dovuta a un malore: invece Raffaele De Rosa, 36 anni, di Casoria , morì l'8 maggio 2011 per le lesioni causate dal pestaggio subito pochi giorni prima da un branco di aggressori, i quali volevano vendicarsi per una lite durante una partita di calcetto che aveva visto protagonista il fratello di De Rosa.

I carabinieri di Casoria hanno fatto luce sulla vicenda, arrestando oggi sette persone con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Sei delle persone arrestate sono finite in carcere, la settima ai domiciliari.

TUTTA LA VICENDA - De Rosa morì l'8 maggio 2011. L'uomo si presentò nell'ospedale di Frattamaggiore, dichiarando di essere rimasto vittima di un incidente stradale, rifiutando il ricovero - contro il parere dei medici - e rientrando a casa. L'8 maggio, per l'aggravarsi delle sue condizioni, De Rosa venne ricoverato e operato nell'ospedale di Frattamaggiore; morì in serata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Giugliano, dove i medici l'avevano trasferito. La morte fu quindi ufficialmente attribuita alle conseguenze dell'incidente, che secondo la versione di De Rosa era stato provocato da sconosciuti fuggiti dopo averlo investito. In realtà i carabinieri di Casoria raccolsero elementi sulla violenta aggressione subita da De Rosa in seguito alla lite su un campo di calcetto: malgrado al pestaggio avessero assistito diversi testimoni, tra cui anche alcuni parenti della vittima, le indagini si scontrarono con un muro di silenzi e reticenze. Malgrado l'assenza di denunce, fu esumato il cadavere e l'autopsia rivelò che il decesso era stato causato dalla rottura della milza provocata dalle percosse. (Ansa)

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