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Martedì, 23 Aprile 2024
Casoria Casoria

Estate, cuccioli e randagi: Fido parte con noi in vacanza

Intervista a Francesca Crocetti, delegata OIPA sezione Napoli e provincia, guardia ittica e zoofile della stessa associazione, sulle difficili realtà con cui devono confrontarsi quotidianamente i volontari

Con l'arrivo dell'estate ritorna il triste fenomeno dell'abbandono dei cani. Diventa dunque necessario sensibilizzare l'opinione pubblica a partire dalla scelta di adottare dai canili comunali cani già adulti. Ne abbiamo parlato con Francesca Crocetti, delegata OIPA sezione Napoli e provincia.

Qual'è il target delle persone che preferiscono adottare un cane adulto ad un cucciolo?
Per esperienza ormai decennale, le persone del sud preferiscono adottare cuccioli, per la falsa convinzione che siano più gestibili e addomesticabili, a differenza delle persone del nord che adottano anche adulti allo scopo di salvarli dalla strada o dai canili. Spesso le persone adottano per fare un regalo ai figli, ma questo non è buon presupposto per una adozione buona. Ai figli piccoli vanno comprati i peluche. Gli animali si adottano per amore, per rispetto, e per salvarli (quando ce ne è bisogno). Sono le donne che maggiormente adottano.

Perché si dovrebbe preferire un cane adulto ad un cucciolo?
In realtà il cane adulto è molto più gestibile del cucciolo, impegna di meno ed è più bisognoso di affetto. Credo che chi adotti cani adulti abbia una marcia in più  e rispetto alla sensibilità e rispetto al vederci oltre. Questo non vuol dire che i cuccioli non debbano essere adottati, se si facesse quello che la legge obbliga a fare, ovvero sterilizzare, avremmo pochi cuccioli, niente randagi, e case per tutti.

Com'è attualmente la situazione nei canili?
La situazione rispetto al randagismo e alle condizioni nei canili, ha fatto pochi passi avanti, io personalmente direi quasi niente... È dal 2001 che la regione campania avrebbe dovuto mettere in atto la legge regionale 16/2001 che obbliga comuni e asl a una serie di cose, tra cui la sterilizzazione dei cani e gatti, maschi e femmine, ma le cose vanno in maniera discontinua e senza una continuità territoriale.

Un esempio?
Il comune di Grumo Nevano sterilizza, ha pochi randagi sul territorio, ma il comune limotrofo Casandrino, cosi' come Frattamaggiore, no. Ciò vuol dire che la medesima asl (NA2 Nord ex na 3) che spende soldi per i randagi di Grumo a sterilizzarli, poi si trova a dovere spendere ancor piu' con i comuni limitrofi, tra accalappiamenti, pronto soccorsi, prelievi di cucciolate  etcc. Perché non c'è un monitoraggio e un lavoro a tappeto e incrociato. Come associazione ho sempre proposto la mia collaborazione gratuita, non solo non la vogliono, ma loro ostacolano ogni cosa si faccia. Io personalmente ho portato avanti tante battaglie con loro, tutto per iscritto.

 

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