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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Caivano, pochi iscritti alla scuola Viviani: si rischia la chiusura

Il dirigente scolastico Carfora lancia l'allarme: solo due iscrizioni per la prima media e 17 cattedre sono ancora scoperte. "Pronta a lasciare, ma la scuola non deve essere smembrata"

La scuola media Raffaele Viviani del Parco Verde, area difficile di Caivano, potrebbe chiudere entro due anni. A lanciare l'allarme è il dirigente scolastico Eugenia Carfora: "Abbiamo avuto solo due iscrizioni per la prima media". Questa denuncia segue quella fatta all'inizio dell'anno scolastico in corso per la mancanza di professori disposti ad accettare il posto in un territorio 'a rischio', nonostante siano ben 17 le cattedre da assegnare con contratto a tempo indeterminato e una trentina in totale i posti di lavoro da occupare.

Tra professori, amministrativi e bidelli il buco è spaventoso, nessuno vuole lavorare dove la situazione “ambientale” è tanto complessa. E quasi tutti quelli che accettano la cattedra lo fanno per fare punteggio e scappare il più presto possibile.

“Qui non servono insegnanti di passaggio – aveva dichiarato Carfora a Famiglia Cristiana in autunno - che arrivano, si fermano un anno per fare punteggio in graduatoria e poi scappano via. Servono educatori motivati e preparati, che vogliono e sappiano lavorare a contatto con persone disagiate la cui unica speranza di vivere e sopravvivere si chiama camorra e che la legalità non hanno neanche idea di cosa sia".

La preside già a novembre si era schierata contro l’accorpamento delle classi della Viviani a quelle di altri istituti (decisione presa dalla giunta comunale) e aveva dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che si sarebbe trattato di “uno smembramento che determinerebbe la fine dell'esperienza della Viviani” ribadendo “Mi batterò con tutte le mie forze perché ciò non accada". Oggi Carfora si dice pronta a lasciare: "Ciò che voglio è che la Viviani resti com'è – ha dichiarato -. Non mi interessano le polemiche".

LA VICENDA - La scuola Viviani, nel 2000, è diventata istituto comprensivo in seguito all'accorpamento con la scuola di Pascarola, per un totale tra elementari, scuola dell'infanzia e media, di circa 600 alunni. La dispersione scolastica è elevatissima: molti ragazzi, al termine dell'anno scolastico, hanno fatto assenze anche per 100 giorni. Una stima del 1987, quando la scuola fu inaugurata, prevedeva che circa 600 ragazzi del rione avrebbero frequentato l'istituto. Non è mai stato così. A settembre del 2007, quando Carfora arrivò a scuola, gli spazi aperti erano totalmente incolti: erbacce negli spazi verdi, alberi mai potati. All'interno lavori ancora in corso che dovevano essere completati due anni prima, materiale di risulta, pochi banchi, archivio in disordine. Tutto documentato, tutto fotografato. Oggi ci sono laboratori linguistici, aule multisensoriali, l'aula informatica. (Ansa)

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